The Celebration of the Living / La festa dei vivi

Lu Cafausu 
The Celebration of the Living (who reflect upon death) 
11th ed., November 2, 2020

On November 2nd we celebrate, as usual, the Celebration of the Living (who reflect upon death). For the occasion, someone in San Cesario, at The Fondazione Lac o Le Mon, will do something.  Let’s imagine to share with all people, wherever they are, the spirit of the Casa Cafausica, of the land that surrounds it, of the plants and trees, alive and dead, dying and unborn, that make shade and make us breathing.

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Lu Cafausu 
La festa dei vivi (che riflettono sulla morte) 
11ª edizione, 2 novembre 2020

Il 2 novembre celebriamo come da tradizione la Festa dei Vivi (che riflettono sulla morte). Per l’occasione qualcuno a San Cesario, nella sede della Fondazione Lac o Le Mon, farà qualcosa. Immaginiamo di poter condividere con tutte le persone, ovunque esse siano, lo spirito della Casa Cafausica, del terreno che la circonda, delle piante e degli alberi, vivi e morti, morenti e nascituri, che fanno ombra e fanno respirare.

Nove buche a forma di costellazione dell’attaccapanni e otto a forma di ottagono.
Alcuni sacchi di stallatico.
Una visita ai giardini di Pomona.
Una macchina piccola con dentro tre persone, i loro bagagli, una grande borsa di cibo, e diciassette vasi ciascuno con una piantina di fico. Diciassette varietà diverse. 
Una festa con sei persone, il massimo consentito dalla legge; alcune ottime bottiglie di primitivo; la luce che improvvisamente va via; una decina di candele appaiono, finiscono dentro dei barattoli di vetro, vengono portate all’esterno e, senza che nessuno lo avesse deciso, vengono posizionate vicino ai nove alberelli, cosicché la costellazione dell’attaccapanni diventa luminosa, le persone si fermano, una per albero. 

A turno ciascuno parla e dedica il suo fico a una persona morta (o anche no). Le dediche si moltiplicano. In totale saranno ventiquattro: bambini appena nati o morti prematuramente, madri, nonne, compagni di lotta, gruppi, eroi anonimi, ideali di giustizia, persino al covid, perché possa diventarci amico. Il pantheon della costellazione dell’attaccapanni configura una storia minore, molto diversa da quella dei libri. 

Le nove stelle dell’attaccapanni ora hanno i nomi delle varietà del fico.
Nel frattempo un enorme alloro è diventato la copertura di una piccola piazza, finalmente sgombra di parassiti e infestanti.
Sempre nel frattempo, alcune piantine cresciute sotto le querce e sotto il nespolo vengono, con tutte le cautele, trapiantate.